Palazzo Fattinanti, poi Cambiaso, in piazza Cambiaso, in uno degli angoli più suggestivi del centro storico cittadino, è un piccolo scrigno che conserva ancora oggi particolari importanti della storia della città di Genova.

Vi si accede varcando un portale marmoreo ornato da lesene con capitelli scolpiti per essere introdotti nell'atrio del XVI secolo e al loggiato superiore con le volle affrescate dal Bergamasco e terminate dall'Ansaldo.

Il palazzo è oggi sede del TIQU /Teatro Internazionale di Quartiere, assegnato tramite bando pubblico dal Comune di Genova all'Associazione Sarabanda impresa Sociale e a Il Fabbro che, insieme, hanno dato vita a un progetto di respiro internazionale pensato sul territorio e per il territorio. Una commistione tra due realtà diverse ma complementari e da anni attive in centro storico: la cultura e lo spettacolo dal vivo e il mondo della ristorazione

Oltre agli spettacoli dal vivo, Sarabanda riserva uno spazio alle attività di SiRCUS, Centro delle Arti del Circo, a cui sono affiancate altre discipline quali il movimento creativo/danza, il teatro, la musica e la clownerie.

L’attività si articola su una programmazione pomeridiana e serale: proiezioni cinematografiche in 35 mm grazie alla collaborazione con l'associazione Probabile Bellamy, workshop, post scuola, eventi. 

Il TIQU, così come pensato e voluto dalla Direzione Marketing Culturale del Comune di Genova, deve essere  “un teatro abitato” e inclusivo, capace di creare interazione, tra persone, luoghi e progetti e un’attenzione particolare è dedicata al Circo Sociale, un progetto teso al valore dell’inclusione in piena sintonia con Il Fabbro, il quale lavora a un piano di formazione lavoro, con persone provenienti da luoghi e contesti differenti, in un’ottica di valorizzazione delle risorse umane, di cura, dignità e senso di appartenenza.

E le serate si possono concludere al piano superiore del palazzo dove Il Fabbro ha aperto un bar ristorante per fare aperitivi e cene, godendo della bellezza degli affreschi ritornati agli antichi splendori.