Possiamo immaginare videogiochi in cui non si spara e non si corre? In cui si prova il piacere di perdersi nella storia quasi fosse un romanzo, o con personaggi che nascono dalla propria autobiografia? O magari esperienze in realtà virtuale che prendono vita dal teatro, o ancora mondi creati da urbanisti e archeologi che danno forma digitale alla creatività? Per dare una risposta a queste domande, arrivano a Genova oltre 40 ospiti – provenienti da tutta Europa – che progettano, sviluppano e studiano i videogiochi.
L’occasione è Game Happens, Festival internazionale dedicato all’impatto culturale, politico e sociale dei videogiochi, che torna nella cornice storica di Villa Durazzo Bombrini a Genova Cornigliano dall'8 al 10 novembre 2019. Il tema di questa quinta edizione, intitolata Elements of Change, è l’esplorazione degli elementi di innovazione culturale che i videogiochi indipendenti stanno portando e la loro relazione con le altre industrie creative, culturali e tecnologiche presenti in Italia e non solo. Autrici e autori, ma anche ricercatrici e ricercatori che studiano l’impatto sociale del mezzo di comunicazione, sono stati scelti a rappresentare un settore che sta raggiungendo una nuova maturità nell’affrontare anche tematiche complesse.
I Paesi rappresentati al Festival sono Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Portogallo, Belgio, Olanda, Serbia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, ma anche Stati Uniti.
Il Festival è interamente gratuito e si compone di due parti: una conferenza e una exhibition aperta alla città in cui tutte le persone sono invitate a provare i giochi indipendenti selezionati che meglio rappresentano gli elementi del cambiamento dell’industria creativa. Oltre ai giochi, verranno messi in mostra anche prototipi fisici e digitali, sketch e diari di sviluppo, documenti testuali e video, realizzati nella fase di progettazione: un lavoro fondamentale che solitamente resta nascosto agli occhi del pubblico.
Info: gamehappens.com

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