Da ottobre una serie di iniziative per valorizzare il tessuto genovese famoso in tutto il mond

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai grandi eventi, commercio e artigianato Paola Bordilli, ha approvato la delibera che dà avvio a “GenovaJeans”, il progetto di valorizzazione delle origini genovesi del jeans.

Il progetto sarà presentato il 3 ottobre a Palazzo Tursi, data in cui al Museo di Villa Croce verranno anche esposte in anteprima 23 opere realizzate da artisti italiani – coinvolti dall’associazione Arte jeans di Londra – su tela jeans Candiani, che saranno donate alla città in vista del futuro Museo del Jeans.

Seguirà un evento di charity “dress code jeans” organizzato da Ambasciatori di Genova nel Mondo, fondazione Rava e St. George’s Club di Londra.

Alla presentazione saranno invitate stampa e aziende.

La storia del jeans inizia a Genova nel XII secolo, quando i primi tessuti vengono tinti con l’indaco. Dal ‘400 Genova produce stoffe belle e resistenti che conquistano il mercato europeo. Il fustagno genovese – apprezzato in Inghilterra per il buon rapporto qualità/prezzo – prende il nome di “Jean” o “Jeans” dal “Gênes” scritto sugli imballaggi. Già allora questo tessuto veniva utilizzato a Genova per gli indumenti da lavoro dei camalli del porto.

La grande esplosione popolare del Jeans avviene negli Stati Uniti dalla metà dell’Ottocento, ma è di nuovo grazie alla creatività degli Italiani se negli anni ’60 diventa un capo alla moda.

Info: https://bit.ly/3iiAv9B