Dal 15 luglio al 15 settembre 2022 Genova ospita Biofilia, la prima biennale dedicata all’incontro tra l’arte e l’ambiente, un progetto che trasforma la città in un museo a cielo aperto coinvolgendo più location, quali Villa Croce, Sala Dogana a Palazzo Ducale, il Porto Antico.

L’agenda ONU 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. 

Sulla falsariga dei 17 obiettivi Onu, Biofilia rappresenta un approfondimento sulle tematiche riguardanti l’ambiente, la terra, lo sviluppo ecosostenibile, attraverso mostre fotografiche, installazioni d’arte, incontri, spettacoli, workshops e convegni specifici. Il profondo connubio fra arte e ambiente consentirà di abbinare la forza dell’estetica e della comunicazione alle più urgenti tematiche ambientali, rendendole fruibili presso un ventaglio amplissimo di pubblico.

In Sala Dogana domani, sabato 16 luglio alle ore 18,00 si inaugurano le mostre di Joanna Klepadło e Cammack Lindsey.

Cammack Lindsey lavora sull’intreccio tra il fallimento dell’ecosistema e lo sfruttamento del lavoro umano e non umano nel capitalismo estrattivo. Si occupa di una diversa relazione tra le persone e il loro ambiente, una relazione che emerge attraverso la creazione di connessioni attraverso le specie e il tempo. 

Nello spirito della ricerca di parentele locali, come suggerito, per esempio, da Donna Haraway nel suo libro “Chthulucene: sopravvivere su un pianeta infetto”, Lindsey ha cercato, durante la sua residenza a Genova, le connessioni tra l’ambiente locale e l’influenza degli uomini e la loro storia su questo ambiente.  

In collaborazione con diversi istituti di ricerca locali, (Bioinspired Soft Robotics Lab dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente in Liguria) e Benthic Ecology Lab dell’Università di Genova), l’artista ha realizzato un video saggio musicale dal titolo “una nave pirata e ostreopsis ribelle, al molo starà”: un’opera multimediale che combina, tra le altre cose, poesia, suono, oggetti 3D, canto, attori non umani, ricerca scientifica, robotica e le trasformazioni dell’ambiente innescate dall’attività umana. 

 Il focus è sui cianobatteri e altre microalghe. I cianobatteri sono tra gli organismi viventi più antichi di tutti e hanno sviluppato la fotosintesi, che crea ossigeno. La proliferazione dei cianobatteri (circa 2,5 miliardi di anni fa) ha causato un improvviso aumento dei livelli di ossigeno, cambiando fondamentalmente le condizioni di vita sulla Terra e creando le basi per la vita sulla Terra oggi.  

A causa dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, a partire dal 1970,  c’è stata una maggiore proliferazione di cianobatteri e altre microalghe, le cui fioriture (note come “fioriture algali”) rilasciano sostanze tossiche.

Nel 2005, sulla costa di Genova, microalghe della specie Ostreopsis sono state trasportate tramite aerosol nei corpi umani, influendo sulla loro salute.

Questo è il punto di partenza del viaggio che Cammack Lindsey propone negli spazi di Sala Dogana, nell'ambito della Biennale Arte e Ambiente, Biofilia: un percorso che intreccia cianobatteri, il generale italiano Giuseppe Garibaldi, il canale di Suez, l’industrializzazione, l’unificazione nei movimenti operai, la Jenny dei pirati dell’Opera da tre soldi, un “GrowBot” basato sulla crescita di Ostreopsis, e su una serie di altri agenti. 

Biografia 

Cammack Lindsey (nata nel 1990) ha studiato arte e letteratura all'Università del Texas, design tessile all'École supérieure d'art Françoise Conte a Parigi e arte e media all'UdK di Berlino. Lavora principalmente attraverso suono, performance e installazioni. 

Il suo lavoro si concentra sui cianobatteri (alghe verdi-azzurre). Questi contribuiscono all'equilibrio ecologico convertendo l'anidride carbonica in ossigeno. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici causati dall'industria e dall’agricoltura, in alcuni ambienti acquatici i cianobatteri si sono diffusi in modo troppo esteso, producendo tossine e rendendosi un onere per l’ecosistema. 

Cammack, durante la sua residenza presso l'Istituto Italiano di Tecnologia di Pisa, ha esplorato artisticamente i parallelismi che lei vede tra lo sviluppo dei cianobatteri e lo sfruttamento umano del pianeta nel corso dell'industrializzazione e del capitalismo.  Tramite la modellazione di reti neurali ha analizzato le popolazioni batteriche e collega i pattern emersi alle relazioni tra ecosistemi, sfruttamento del lavoro e automazione avanzata.

(ndr: testo di Mattis Kuhn) 

La mostra di disegni di Joanna Klepadło - inaugurazione in sala Dogana sempre domani, 16 luglio, alle ore 18,00 -  raffigura piante importanti per la nostra vita e piante che ci ricordano le cose importanti della vita: gli ulivi producono l'oro del Mediterraneo, le peonie riempiono i nostri giardini per rendere la nostra vita più felice e i giovani amenti si abbracciano ogni primavera.

Questa mostra è una lente d'ingrandimento che mostra dettagli botanici e storie di vita tra rami e le erbacce.

La tranquilla contemplazione dei dettagli ci dà la possibilità di notare la bellezza e l'importanza del mondo delle piante nella nostra vita.

Biografia

Joanna Klepadło è nata in Polonia nel 1990 e ha conseguito il Master in stampa presso l'Università Nicolaus Copernicus in Polonia. Illustra il mondo naturale, in particolare il mondo delle piante. Attraverso il suo lavoro, spera di diffondere la conoscenza e la sensibilità sui temi della biodiversità tra il pubblico.

È particolarmente interessata ai dettagli in piccola scala delle piante e utilizza tecniche di disegno e di stampa che le permettono di raffigurarle con precisione. Attualmente sta lavorando all'illustrazione di specie in via di estinzione nella regione mediterranea.

Le mostre rimarranno esposte in Sala Dogana fino al 15 settembre. 

Orario di visita: dalle 17 alle 20

un cerchio colorato di verde con la scritta biofilia